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Uno sguardo bambino: cosa è importante per noi?

Condivido un nuovo spunto letterario per grandi e piccoli (in questo caso preferibilmente accompagnati dai grandi per la portata del tema) che ho scoperto di recente e che ha toccato nuovamente le corde dell’emozione. Questa volta si tratta di un albo davvero molto particolare:

“Due ali”

(C. Bellemo, M. Di Giorgio – Ed. Topipittori)

Copertina: Il protagonista, il sig. Guglielmo, sta uscendo dalla porta di casa in una mattina di sole, con il suo annaffiatoio rosso, pronto a vivere una nuova giornata!

Protagonista un simpatico nonno (finalmente compaiono nelle nostre letture anche queste figure “mitiche”, così essenziali al giorno d’oggi per l’organizzazione di tante famiglie): è il Sig. Guglielmo, la cui vita e quotidianità vengono sconvolte da una scoperta alquanto singolare. Sotto al pesco del suo giardino, una mattina, sono spuntate DUE ALI! Si mescolano dentro di lui incredulità, curiosità, domande sull’origine di quel germe del tutto inaspettato. La sua affannosa ricerca di eventuali proprietari, in giro per la città, è del tutto vana, anzi, rischia di essere considerato un po’ fuori di testa per l’assurdità delle sua indagini:

“Qualcuno ha lasciato delle ali nel mio giardino?!”

Pagina dell'albo: il Sig. Guglielmo osserva perplesso il paio d'ali sotto al suo pesco, con aria interrogativa.

Ne è quasi intimorito, tanto che non si avvicina subito ma le scopre poco a poco, osservandole prima da lontano, poi prendendosene cura con rispetto e attenzione, come fossero una pianta rara e preziosa. Fino a quando, ripescando nelle memorie della sua gioventù, nei ricordi della sua vita in quella casa, accade un piccolo miracolo. Il Sig. Guglielmo rivede se stesso bambino, con la magia, la fantasia e la fiducia nella vita che possedeva allora, con i sogni, le speranze, le emozioni vivide e limpide che i bambini sanno esprimere… Rivede se stesso una notte, di nascosto, sotterrare proprio sotto all’allora piccolo pesco del giardino una scatola con la

“FORMULA MAGICA PER FAR SPUNTARE LE ALI NEI GIARDINI”!

Pagina dell'albo: il piccolo Guglielmo bambino esce furtivo di casa, una notte di tanti anni prima, con in mano la sua scatola del tesoro da sotterrare vicino al giovane pesco.

Cosa conteneva quella scatola? Piccoli oggetti di vita quotidiana di un bambino, semplici ma essenziali, intrisi di affetti, di ricordi di momenti importanti, di relazioni… un fazzoletto, una foto, un guanto condiviso, una monetina “d’oro”…

Da queste RADICI identitarie, quelle che si costruiscono fin da piccoli, quelle grazie alle quali diventiamo giorno dopo giorno noi stessi, sono “nate” le ALI del Sig. Guglielmo. Le aveva dimenticate, un po’ come accade a molti di noi, ormai adulti. Quando mettiamo da parte quel bambino che siamo stati, rischiamo di dimenticare cosa è importante per noi; restiamo ben ancorati alla Terra considerando i sogni, i desideri e i sentimenti delle cose di poco conto o irrealizzabili. Ma è anche grazie alle proprie Ali, diverse per ciascuno, che possiamo riscoprire la leggerezza e il piacere nella vita, i talenti e le passioni che ci contraddistinguono, il senso che vogliamo dare alla nostra esistenza. Il Sig. Guglielmo, forse anche grazie alla saggezza dei suoi anni, è riuscito a sintonizzarsi con tutto ciò. E, in un finale toccante che lascia aperte moltissime interpretazioni, ha il coraggio di indossare le sue Ali e spiccare il volo, con la consapevolezza della sua vita e una serenità che lo rendono FELICE.

Pagina dell'albo: Visione dall'alto di un panorama cittadino pacifico e dai colori tenui, sopra cui il Sig. Guglielmo si libra in volo.

Una poesia in prosa, questo albo può aiutare a riflettere sul tema del senso della vita e della morte, sulla propria identità, sull’importanza dei ricordi per raccontare chi siamo e chi vogliamo diventare. E’ un libro “trans-generazionale”, che pur avendo un solo protagonista, parla di e con tutte le generazioni. Mette in connessione le tante età di una persona che spesso tendiamo a considerare separate, spezzettate e che siamo invitati a integrare per ri-conoscersi sempre e ricordarci chi siamo, partendo da chi siamo stati.


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